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Posts Tagged ‘storie’

In cammino solitario

dentro la storia di millenni

ho trovato il dolore

e con lui

ho guardato

dentro di me

e dopo

aver attraversato

anni bui

ho trovato la luce

della mia vera identità.

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Realtà

Oh realtà

spogliati delle storie

che nascondono

la tua essenza,

mostra

ogni tua forma

e la verità

sarà

luce

per il cammino.

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La verità

La verità

appare

nuda

e la storia

confeziona

eleganti

vestiti.

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Vestita

Vestita

di un bianco velo

di indifferenza

mi muovo

tra storie viventi

modulando

una distanza protettrice

e annusando

una complicità

a me sconosciuta.

Un fascio farei

di tutte le storie

in un solo abbraccio

consolatore.

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La pazza ed il depresso si incontrarono un giorno.

La pazza aveva paura dell’intimità

e il depresso non vedeva l’ora di baciarle il collo.

La pazza si agitò e il depresso glielo baciò.

Poi i baci si moltiplicarono e la pazza si calmò.

E ora la pazza e il depresso camminano abbracciati per le strade della città

incuranti degli sguardi del mondo

e sazi della loro compagnia.

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Il sole c’è a tratti

nel giardino del chiostro

cullato dal vento

e dal silenzio.

Dalle mura

echi di storie millenarie

catturano

visitatori curiosi

che si abbandonano

a viaggi temporali.

E la semplicità

diventa concretezza

e le forme

svelano il loro significato

e la bellezza

si manifesta dal cielo

in una pioggia di petali.

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Il risveglio

E’ ancora buio ma è già mattina e l’autobus BLU riscalda il motore, accende tutte le luci e parte verso le sue fermate. Ad ognuna salgono persone con le loro sciarpe e i loro cappelli, occhi assonnati e sguardi assenti nella routine quotidiana. L’autobus BLU guardò i suoi passeggeri per un attimo e al semaforo invece di continuare la dirittura svoltò verso il viale alberato. Ci volle un po’ prima che i passeggeri si accorgessero del cambiamento del percorso. Prima si scambiarono sguardi  sconcertati e poi cominciarono le domande “Ma ho sbagliato autobus?”, “Ma dove sta andando?”, “Ma quest’autobus BLU chi si crede di essere? un autobus ROSSO?”, “Ma ci porterà dove dobbiamo andare?”. Le domande incalzavano, l’autobus BLU viaggiava, il viale scorreva e l’alba si annunciava.

L’autobus BLU incurante delle proteste dei passeggeri continuò la sua corsa fino ad arrivare allo spiazzo del lago, dove si fermò ed aprì le porte. Alla vista del lago inondato dai colori dell’alba tutte le polemiche si placarono, gli sguardi si riempirono prima di stupore e poi di meraviglia. L’autobus BLU guardò quegli sguardi vivi e si sentì per un attimo partecipe delle vite altrui.

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